mercoledì 26 settembre 2012

Sergio resta Sergio va (di Furio Colombo)


Schermi accesi e la sua voce che si ode in tutte le fabbriche, gli operai in tuta bianca, in piedi, attenti al senso di ogni parola. Stanno ascoltando il loro destino, e come accade in certi film sul futuro, non sono sicuri di avere capito. Non sono sicuri se ha detto “resto” o se ha detto “vado”. Se va, si porta via l’azienda, la più grande
fabbrica italiana. È come lo scherzo di togliere all’improvviso il proprio peso da una parte dell’altalena mandando l’altra parte a gambe all’aria. Subito prima era di cattivo umore e ha detto di un impreditore che aveva osato criticarlo: “È più piccolo di un mio parafango”, e “ditegli che non mi rompa più le scatole”. Or else, diciamo noi in America, che abbiamo visto il Canada. Significa un minaccioso “altrimenti”. Or else (la fuga) avviene se non gli danno “aiuti” per restare in Italia.

Tutto era cominciato in un incontro con il governo. Non proprio un incontro. Il capo della Fiat si presenta al capo del governo italiano come una potenza straniera. Infatti l’incontro dura per cinque ore. Cinque ore vuol dire non avere trovato un solo punto di accordo, come rivela il nulla che ci è stato detto dopo da ciascuna delle due parti. Poi da quella porta bloccata filtrano due lame di luce. Nella prima trapelano queste parole di Monti: “Non è stato richiesto alcun aiuto che non avremmo potuto concedere”. Dall’altra, dai teleschermi di fabbrica in collegamento dal mondo, gli operai sentono la voce del capo e una cosa capiscono subito: la collera “del parafango” contro Della Valle (strano, lo stesso bersaglio di Berlusconi) non gli è passata. Sono nemici i politici che viaggiano in Audi, Romiti che lo ha accusato di svuotare la Fiat di tecnologia per fornire Detroit, i sindacati che non lo applaudono come fanno in America. Gli operai diffidenti dicono che sembrava esasperato. Eppure il progetto è chiaro: chiudere la più grande fabbrica italiana per diventare la più piccola fabbrica americana. Come mai non dite grazie?

Furio Colombo - 26 settembre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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